Intervista AllInSport

Daniela: "Anche io oggi ho cambiato cartellina sto usando naturalmente il nostro SportDiPiù e sto già facendo una pianificazione, Don Gabriele invece, per andare a fare qualche bel giro sul sentiero di Maria, ci dici che cos’è?"

Don Gabriele: "Sentiero di Maria è una bellissima opportunità per la città di Verona non solo di mettersi in cammino, in qualche modo il papa in questi anni ci ha provocato molto sull’esperienza del turismo neutro, metterci in cammino, metterci in strada, e in qualche modo coinvolgere tantissime persone.

Il Sentiero di Maria nasce, ha una meta, che è il Santuario della Madonna della Corona, però vuole partire simbolicamente dalla città di Verona, dalla piazza San Zeno. Dalla Basilica parte questo percorso che si snoda su circa 53 km, è un’antica via di pellegrinaggio che abbiamo voluto riscoprire come diocesi e riproporre a tutti, cioè il nostro desiderio e far camminare più persone possibili credenti e non credenti ma accomunate da questo desiderio di camminare verso la meta. Possiamo dire che il percorso si snoda in tre grossi nuclei: Il primo parte dalla Basilica di San Zeno, arriva a Bussolengo al Santuario del Perpetuo Soccorso e da li c’è una bellissima sosta in cui facciamo l’esperienza di guardare, perché tutto il cammino, tutto il sentiero è giocato sullo sguardo, sulla riscoperta dello sguardo e dobbiamo riabituarci un po’ a usare gli occhi perché tante volte i nostri occhi sono… abbiamo tante cose tecnologiche, dobbiamo educarci a una bellezza e quindi camminiamo vedendo questa bellezza, quindi il fiume Adige sempre a fianco a noi ci porta a Bussolengo in cui c’è un chiostro bellissimo con la vita di San Francesco e lì il pellegrino è invitato meditando con le cuffie, perché il sito del sentiero di Maria offre questa possibilità, a fare tutto un lavoro sullo sguardo; si riparte da Bussolengo e si arriva attraverso delle piccole pievi, delle piccole chiese, delle piccole soste fino al paese di Rivoli Veronese e da lì poi si snodano tre possibilità con le bici: una parte attraverso il sentiero del Cristo della Strada e poi da Brentino si sale la via classica, poi un sentiero in qualche modo per più arditi al sentiero 71, sentiero del CAI, e poi un’altra via che in qualche modo può essere più accessibile soprattutto anche alle famiglie e i bambini, quindi un percorso che arrivi un po’ alla vetta. Anche il logo che abbiamo voluto scegliere, in qualche modo, possiamo dire che inclusivo perché tiene conto della meta, guardiamo una stella che nell’immagine biblica della Gerusalemme Celeste il fatto di camminare verso la meta però accompagnati dalle montagne da una parte e dal fiume dall’altra quindi rieducandoci uno sguardo per una bellezza più grande.

Niente sentiero da arditi per noi
Ma in quanti giorni si fa?

ci sono più possibilità, abbiamo coinvolto anche alcuni agriturismi del territorio per rendere tutto questo anche interessante perché tante volte noi andiamo giustamente a fare il Cammino di Santiago che è uno dei grandi camini europei che conosciamo, però noi abbiamo una piccolo Cammino di Santiago qui, quindi coinvolgendo anche le realtà del territorio uno vuole prendersi un weekend, parte il venerdì, arriva la domenica e un po’ alla volta si fa le tappe gustando anche la bellezza del nostro territorio.

Ve lo ricordo ancora lo trovate qui il sentiero di Maria, sull’ultimo numero di SportDiPiù e c’è anche un sito Internet sentierodimaria.it, e una guida cartacea che da questo supporto per camminare. Quindi vi aspetto tutti sul sentiero .

Ci hai già fatto riflettere perché, occhio vero, guardare con attenzione, ascoltare, ed è stato bello raccontare e sentire le vostre storie qui oggi ad All in Sport.
Grazie ancora, grazie anche a voi per essere stati in nostra compagnia, ci vediamo la prossima settimana.

Image